De Gregorio, Pineta e cabine

 500,00

Disponibile

Descrizione

Tecnica mista su carta cm. 15×10

Informazioni aggiuntive

Giuseppe De Gregorio

Giuseppe De Gregorio
________________________________________

Ai limiti dell'autunno

Giardino d'autunno

Albero abbattuto
Io voglio raccontare
nei miei quadri
il legame di necessità
che mi unisce
agli oggetti
e cogliere la vita
che c'è in essi;
che io dipinga un granchio
o un albero
o un insetto
o un fossile
non ha molta importanza:
importante
è vedere come la natura sia
in sostanza
identica a se stessa;
la forma stessa non cambia,
a ben guardare,
un granchio morto
sulla spiaggia
può somigliare
alle radici di un albero.
E' evidente
dunque
la profonda unità delle cose,
la stessa vita
che si sottende ad esse
e che si esprime in
una sottile unità formale.
Non parlo qui
certo
della natura come "vasto orizzonte"
ma
di quei particolari di essa
cui l'occhio
si deve applicare come
una lente d'ingrandimento
per coglierne
tutto il fascino vitale.
Giuseppe De Gregorio

________________________________________
A non convenzionale presentazione dell'ottuagenario pittore spoletino, assai noto al pubblico come alla critica più qualificata (Giovanni Carandente, Enrico Crispolti, Raffaele De Grada, Bruno Toscano – per citare alcuni nomi) quale esponente di spicco dell'arte italiana contemporanea, questa redazione desidera proporre alcune significative parole con le quali l'artista stesso esplica, con grande pacatezza e sobrietà, le ragioni del proprio vivere ed operare.
In sintesi, una costante ricerca per cogliere e fissare il magico attimo fuggente in cui cose ed eventi singoli e fugaci riescono, pur filtrati attraverso personali pulsioni ed esperienze, ad essere rappresentazione del tutto eterno.

Ti potrebbe interessare…