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Pizzicori Enrica

 

Enrica, nasce a Prato nel 1976. Ha vissuto a Brema (D) dove ha lavorato come aiuto restauratrice presso il “Focke Museum”. Ha studiato affresco presso la scuola “L.Tintori” di Prato, decorazione all’Accademia di Belle Arti di Carrara e Pittura alla “Facultad de Bellas Artes” di Salamanca (E). Ha frequentato i corsi di illustrazione di Sarmede (TV) condotti da A. Cimatoribus, S. Junakovjic, e da Linda Wolfsgruber; e quelli di Macerata condotti da V. Kostantinov. Ha ferquentato i corsi di formazione per operatori di Artebambini. Dal 2000 si occupa di Illustrazione infantile e di pittura a carattere illustraztivo. Ha collaborato per la pubblicazione di libri con Edizoni Clandestine, Edizioni Campanila , Edizioni Eldec,Edizoni Edigiò, Prospettiva Creativa. Nel 2002 ha fondato l’Associazione culturale “Nouvelle Lune” con la quale porta spettacoli di teatro di strada e teatro ragazzi nelle piazze italiane ed estere.

Testo Critico

Enrica Pizzicori ha occhi vivi; di quelli nei quali ti puoi perdere mentre l’ascolti raccontare del suo lavoro, delle sue idee, dei suoi sogni. Sono occhi di cui c’è bisogno. Il suo è un lavoro delicato. Disegni, quadri e illustrazioni si alternano nella magia dei racconti che ci regala. Fate, giocolieri, fantasia sognante di un mondo che non esiste; sogno concreto di un mondo che vorremmo, anche nella nostra piccola quotidianità. L’invasione di un immaginario che evoca l’iconografia dell’infanzia, o comunque di un mondo “altro”, che ci invita a recuperare nell’intimità delle nostre pulsioni la dimensione del gioco, del sogno e della purezza delle emozioni. La forza leggera di un sorriso o del desiderio di evadere da una quotidianità consunta, anche solo per un attimo. E poi, l’ amore; struggente, malinconico, vivo nella sua drammatica rappresentazione della semplicità del reale. Gli innamorati di Enrica prendono forma oltre i segni del suo pennello, oltre i tenui colori che li rappresentano. Vivono nell’immagine che ognuno di noi ha dentro, quella della felicità assoluta che soltanto poche volte l’amore riesce a regalare ma anche quella del dramma, anche questo assoluto, dell’abbandono e della perdita. Sono gli innamorati che ognuno di noi è stato, nella pulsione continua della ricerca della felicità o della consapevolezza di averla trovata. Gli innamorati che ballano una musica che hanno dentro, che cantano le note dello stupore, che non contengono la forza del sorriso. Gli innamorati che piangono tutte le lacrime che hanno quando soffrono, chiudendo il mondo fuori di loro per affogare nella malinconia che solo l’amore fa vivere e nel ricordo, quello dolce, immenso, totale che soltanto il sentimento riesce a creare. Enrica trasmette tutta l’energia che ha attraverso segni che richiamano la gestualità infantile ma li fa vivere di sentimento e di ricordi mai sopiti. Enrica trasmette l’empatia delle emozioni. E’ facile perdersi dentro le opere di Enrica: è facile perché toccano le corde più vive della nostra emotività. Ci ritroviamo improvvisamente in una dimensione da fiaba, circondati da colori od immagini che ci sembrano facili da gestire ma che toccano le corde vive dell’emotività e dei sentimenti; ci proiettano in una dimensione senza tempo e senza steccati. Libero sfogo alla fantasia recondita dentro ognuno di noi, libero sfogo ai sogni e perché no, libero sfogo ai sentimenti. Quegli innamorati sono li a ricordarci con tutta la loro forza struggente quanto ogni momento vada vissuto con piena intensità; quanto ogni momento sia unico e irripetibile. Il resto è ricordo; intenso, intimo e personale. Infinito.

Andrea Zanetti