Nastasio Alessandro

Nastasio Alessandro

Alessandro Nastasio è figura significativa dell’arte non solo italiana ma anche europea.
Si trova fin dagli anni Sessanta a vivere la grande stagione dell’arte italiana, con un’arte altamente simbolica, come se simbolo, segno e colore chiarissero ancor più la radice della sua arte classica e moderna insieme.

Gli svolgimenti più forti e più intensi del suo percorso si sono avuti a Milano e in Lombardia per via dell’interesse civile che la sua arte ha meritato, nel senso che l’artista ha lasciato esempi di forte bellezza e spessore religioso in numerosi enti pubblici e chiese, misurandosi non solo nell’arte pittorica ma anche nella scultura, di cui recentemente la galleria di Ada Zunino, storica e unica galleria della scultura italiana, ha esposto esemplari di mirabile lezione. Nastasio si misura su temi forti e su temi leggeri, gli uni e gli altri si compensano e iscrivono ulteriori approfondimenti.

Nastasio è nuovo pittore di storia ma non in senso realista semmai il suo grande merito è di aver letto e riscritto quella lunga epopea biblica contenuta nei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
E’ stato uno dei pochissimi se non unico nel suo interesse a riscrivere pittoricamente con segni e colori il fascino di certi racconti, sintetizzando e condensando, permettendo al simbolo di tradurre in chiave nuova idee e parabole antiche.
Storia e religione vivono una serie di sequenze che da sempre interessano il nostro artista, che dipinge miti, leggende, immagini, bestiari, santi e divinità; e accanto a questi dati filtra anche un paesaggio di acque, terre e cielo come se un paradiso terrestre fosse ancora da rappresentare.

Toni e materia, colori netti e decisi danno ai dipinti di Nastasio la forza di vivere una stagione di grande emotività; quel che maggiormente va sottolineato è che tutte le immagini e figure sono come essenzializzate ma senza cadere in uno sterile astrattismo. Questa essenzializzazione dà forza a un segno che racchiude le immagini, è un segno – tratto che è pittura, che contorna e dimensiona e caratterizza.
Ci sono poi i temi leggeri, la bellezza, le divinità dell’amore, la danza.
Ma tutto raggiunto non solo tramite la pittura ma anche tramite il disegno e il collage che compare in tempi più recenti. Del suo lavoro portato in giro in tutto il mondo con mostre in Svizzera, in Germania, in Giappone e in Africa si sono interessati i nomi più illustri della critica italiana ed estera.

Nastasio è oggi da considerarsi un astro della pittura italiana, uno dei pochi artisti che in tanti anni di attività ha dato e consegnato alla storia esempi di arte resistente, a differenza di quanto spesso si legge nei quotidiani ad opera di certi colleghi giornalisti che l’arte non solo non conoscono ma non sanno neppure leggere.
Dico ciò per significare come spesso sulle pagine dell’arte dei settimanali e quotidiani si parla di star, vallette e modelli che improvvisamente si mettono a dipingere attirando l’attenzione di una certa stampa, di destra e di sinistra, poco interessata quindi all’arte vera, ai nomi veri, ai maestri storici, ai pittori di professione. Nastasio nella sua vita è stato premiato più volte, dal pubblico e dalla critica, dal mercato oggi vivo per lui più che mai, e dalla testimonianza degli storici dell’arte e della letteratura che ne hanno messo in cornice non solo i temi ma soprattutto lo stile, inconfondibile, occidentale, mediterraneo, con radici che dalla contemporaneità si fissano nell’antico, o meglio nella vecchia storia del mondo.

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